Tornato da due giorni da Lucca, comincia a sentirsi la mancanza di un bel po' di cose:
la sveglia alle 7 del mattino con la voglia di andare subito all'ingresso della fiera, anche se avrebbero aperto i cancelli alle 9 oppure le immense passeggiate tra la folla riconoscendo solo il 20% dei cosplay, chiaro sintomo di vecchiaia che incombe inesorabile,il cocktail distruttivo in piazza dell'anfiteatro con i fumettisti ed i compagni di viaggio, la cameriera oscena della trattoria che rideva sul fatto di essere una "porcarotta", cioè abitante di Porcari in provincia di Lucca, l'amaro tipico del posto che sapeva di chinotto,  le sessioni di disegno notturne in cucina parlando di fumetto, di quanto siano rilassanti i fumetti di  Jiro Taniguchi e di quanto siano belle le chiappe che disegna Milo Manara, mi mancano gli ottimi compagni di viaggio (Savio, Monia, Alessio, Sara, Antonio, Paolo), i fantastici coinquilini (Guglielmo, Erik, Antonio, Paola e Fiorenza) ed il cornetto dell'Old City bar con Dario e Pippo.
Il pulmino privato che ci ha portati a Lucca e poi riportati a Pisa, con un autista attempato con alle spalle 5 matrimoni e amanti ventenni, Simone Bianchi che sembrava una stampante laser, Lelio Bonaccorsi con la sua simpatia e suoi ottimi consigli, Rosensweig e Scalera che sono schizzati come protagonisti dei loro fumetti, Yoshiko Watanabe che si è ricordata di me prendendomi in giro per la crestina ai capelli, Giorgio Vanni e Christina D'Avena  che da piccolo mai e poi mai avrei potuto immaginare conoscere di presenza e quel grandissimo di Pellegrino, magnifica voce di Radioanimati.it 
Al prossimo anno...